ASCS realizzatrice di sogni e maestra di vita

Siamo Chiara e Federico, moglie e marito, volontari di ASCS dal 2016.
Ci presentiamo insieme perché, come coppia, ASCS è stata una pietra miliare della nostra storia e significa davvero molto per noi.
La nostra prima esperienza in ASCS è stato il Campo Io Ci Sto nel 2016, a Borgo Mezzanone, trovato online mentre cercavamo la possibilità di imparare qualcosa sui fenomeni migratori e conoscere da vicino la realtà del caporalato in Italia. Già lì abbiamo capito che il carisma di ASCS ci apparteneva, faceva risuonare in noi corde profonde e ci metteva in cammino.
Abbiamo partecipato negli anni a varie esperienze di volontariato in ASCS: altri campi, il corso di formazione volontari, il Mondo in Casa. In particolare, nel 2017 siamo partiti per Haiti e siamo stati accolti nella missione di ASCS a Port-Au-Prince. Quell’esperienza ha superato tutti i nostri sogni od aspettative: noi volevamo metterci in gioco e farci interrogare da una realtà completamente diversa dalla nostra. Così è stato, ma ci è stato donato molto di più: incontri meravigliosi, pugni in faccia dati da una realtà cruda e spietata di cui siamo stati testimoni, opportunità di spendersi e di uscire dalla propria confort zone, momenti di condivisione con persone del posto o altri volontari.
In tutto questo siamo stati guidati da volontari di ASCS con più esperienza, che ci hanno fatto sentire accolti e “protetti”: potevamo camminare con qualcuno che vegliava su di noi. Haiti ci è entrata nel cuore, ci ha plasmati e ci ha spinto a prendere scelte fondamentali per la nostra vita.
Quando ci siamo sposati nel 2020 abbiamo scelto la Chiesa del Carmine, sede di ASCS, perché quella è la chiesa a cui sentiamo di appartenere. Stiamo tutt’ora collaborando con ASCS, che ha il pregio enorme di valorizzare i propri volontari in base alle capacità e aspirazioni, rendendo possibili progetti meravigliosi.
La nostra ultima esperienza è il progetto Afya, uno sportello di assistenza sanitaria per persone migranti a Milano, nato grazie alla fiducia che ASCS ha voluto dare a noi due, medici di professione, e a Micol, altra professionista del settore. Grazie ad ASCS siamo riusciti a mettere al servizio una parte importante di noi e a creare qualcosa di nuovo, qualcosa che ci rende fieri e che speriamo possa tendere una mano alle persone migranti della nostra città che si scontrano con tante difficoltà in ambito medico-sanitario.
Sempre con ASCS, all’orizzonte abbiamo un’altra partenza, questa volta più lunga, per provare a restituire, almeno in parte, tutto quello che ci è stato donato. Sappiamo già che torneremo ancora più “debitori”: perché ASCS catalizza il desiderio di bene e di spendersi delle persone e lo trasforma in qualcosa di più grande, bello e concreto.
Il nostro augurio per questi vent’anni è che in futuro ASCS possa continuare ad intercettare sempre più persone, realizzare sogni, intessere relazioni, sporcarsi le mani accanto a situazioni di vita difficili; e che possa continuare a farlo con lo stesso meraviglioso spirito.