Attraverso 2022

campi estivi con i migranti

Proposte estive di servizio, formazione e condivisione in contesti migratori e interculturali

Attraversare i confini per un’esperienza di grande intensità di servizio, formazione e condivisione.

In alcuni dei luoghi più significativi per la realtà migratoria in Europa vogliamo contribuire a riscoprire il Bene anche in mezzo al dolore e ai diritti umani violati, toccando con mano la Vita, per alimentare ciò che ci spinge a metterci a servizio con l’altro.

L’obiettivo è quello di costruire una comunità di persone che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri e del Pianeta, abitare spazi di corresponsabilità capaci di generare nuovi processi di trasformazione e di promuovere l’incontro al fine di costruire una società in cui le differenze convivono integrandosi ed arricchendosi.

DOVE

In luoghi e contesti diversi avremo sempre al centro delle proposte il servizio e la condivisione, saremo di supporto alle persone in movimento e ai lavoratori stagionali migranti, conosceremo dei testimoni, vivremo dei momenti di riflessione e di scambio. Seguiremo in particolare due filoni: a Ventimiglia (IM), Oulx (TO) e Trieste si parlerà di confini italiani ed europei, di persone in movimento e sentieri tra i boschi. A Pontinia (LT), Cuneo e Foggia saremo invece a contatto con bracciantato, caporalato e sfruttamento dei lavoratori migranti. Cosenza sarà un’esperienza nuovissima a sé di intercultura e intrecci, dedicata in particolare a chi ha radici tra sapori lontani, ma una vita italiana.

INFO UTILI
Per partecipare ai campi
ti chiediamo di contribuire con una donazione di €120 (non dev’essere un ostacolo alla partecipazione): comprende vitto, alloggio, assicurazione e spostamenti interni nei giorni di campo. Ciascun volontario/a dovrà invece organizzare autonomamente gli spostamenti necessari per raggiungere il luogo del campo e per la ripartenza. Verrà organizzato un incontro prima della partenza ed uno al rientro dall’esperienza. A breve seguiranno più info via email su dove e come versare la donazione e sulle questioni logistiche. Vi chiediamo di aggiungere alla vostra rubrica la mail di piupontimenomuri@ascs.it.

DESTINATARI
Le proposte sono rivolte a giovani dai 18 ai 29 anni. Hai più di 29 anni? Scrivici a piupontimenomuri@ascs.it e prova anche a dare un’occhiata alle proposte estive della famiglia comboniana: alcuni campi saranno negli stessi luoghi e potrebbero essere più adatte a te! Le trovi su Campi GIM 2022 – Giovani e Missione

ORGANIZZATORI
A ideare e a realizzare Attraverso è l’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, insieme a vari partner locali, nazionali ed europei tra cui Fondazione Migrantes, Migrantes Cosenza, Caritas Cuneo, Caritas Ventimiglia, Caritas Latina, Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, CVX Europea, missionari Comboniani, ICS Trieste e Linea D’Ombra odv.

Attraverso è realizzato con il supporto della Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Migrantes e della Chiesa del Carmine di Milano.

DOVE? Trieste, porta d’Europa, capolinea della Rotta Balcanica: ogni giorno, attraverso questa città, decine di persone entrano in Italia silenziosamente dopo aver camminato per settimane attraverso i boschi della Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, dopo mesi di viaggio che li ha portati qui da Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan e molti altri Paesi del Vicino Oriente.

CHE COSA? Vivremo una intensa settimana insieme di conoscenza, servizio e condivisione a contatto con la realtà migratoria in transito in questo luogo di arrivo della Rotta Balcanica e di ripartenza. A Trieste incontreremo volti e piedi, ascolteremo testimonianze e saremo di supporto a chi lì si impegna ogni giorno.

QUANDO? 2 turni dal 23 al 30 luglio e dal 30 luglio al 6 agosto

DOVE? Borgo Mezzanone: in mezzo ad una pianura fertile dove viene coltivata la maggior parte dei pomodori italiani, in mezzo tra Foggia e Manfredonia, ma lontano da tutti c’è un piccolo paese inventato nel ventennio fascista. Accanto c’è un’altra città, fatta di lamiere e mattoni scalcinati sopra un ex aeroporto: è la “pista” dove abitano d’estate migliaia di braccianti impegnati nella raccolta del pomodoro, spesso vittime di sfruttamento e caporalato.

CHE COSA? Iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e dall’ASCS, è un’esperienza di servizio, incontro e condivisione tra volontari, migranti e la comunità locale della provincia di Foggia per abbattere i pregiudizi, contrastare lo sfruttamento e promuovere l’integrazione attraverso scuola di italiano e ciclofficina.

Scopri di più

DOVE? Da Terracina a Pontinia. Pontinia, una fertile pianura coperta di serre: qui viene coltivata gran parte della verdura che arriva sulle nostre tavole. “Provenienza: Italia”. Le braccia che coltivano rapanelli e insalata però spesso arrivano da lontano: i lavoratori sono per la maggior parte indiani di religione Sikh, una comunità numerosa, ma silenziosa, l’ideale per uno sfruttamento capillare. E’ uno dei volti della schiavitù del XXI secolo.

CHE COSA? Vivremo una settimana itinerante su quello che è uno sconosciuto confine invisibile del nostro Paese. Il cuore della proposta è conoscenza, servizio e condivisione a contatto con la comunità sikh della zona di Latina. Ascolteremo racconti e testimonianze, a partire da chi è tutti i giorni sul campo per contrastare lo sfruttamento lavorativo, come la Caritas di Latina e altri attivisti locali.

DOVE? Un confine frastagliato corre tra il mare e le montagne: di qua Grimaldi di Ventimiglia, di là Mentone. Italia e Francia. Un sentiero che è stato percorso da passi di storia, da decine e decine di anni. Ogni giorno la storia continua e c’è chi questo confine cerca di attraversarlo, per raggiungere amici e parenti altrove: a piedi, in treno, in auto, attraverso l’autostrada: passaggi invisibili di persone visibili. Purtroppo se non si hanno le carte giuste in tasca, la guardia di frontiera francese è sempre pronta a respingerti. Così ogni notte in estate a Ventimiglia sono più di un centinaio a dormire accampati sotto i viadotti dell’autostrada.

CHE COSA? Toccheremo il confine in tutte le sue forme: volti, storie, vecchie barriere arrugginite, scarpe rotte, ponti che sono case, segni di speranza. Intrecceremo le nostre storie con quelle di chi a Ventimiglia continua ad impegnarsi a fianco delle persone in movimento, di fronte al silenzio delle Istituzioni e faremo del nostro meglio per essere di supporto: conosceremo Caritas Intemelia, Diaconia Valdese, WeWorld, Croce Rossa e altre realtà.

DOVE? Cuneo, un territorio che vive di agricoltura e, per questo, respira lo sfruttamento agricolo. Da Cuneo a Saluzzo, da maggio a novembre, le campagne si riempiono di migranti stagionali che lavorano nelle piantagioni. In questo luogo abitato da grandi risorse ma anche forti ingiustizie, il Presidio Caritas di Cuneo offre il proprio aiuto a sostegno dei lavoratori migranti, vittime del caporalato.

CHE COSA? Vivremo giorni di immersione nel territorio agricolo cuneese e toccheremo con mano il fenomeno del caporalato. Il nostro servizio sarà a sostegno dei lavoratori stagionali, affiancando gli operatori del Presidio Caritas: prima accoglienza, diffusione di informative, accompagnamento relazionale. Non mancheranno i momenti di dialogo e condivisione tra volontari e con le realtà che operano sul territorio per renderci cittadini consapevoli, conoscere e contrastare lo sfruttamento, crescere nella giustizia e nell’integrazione.

DOVE? Cosenza, una città ricca di intrecci e contaminazioni: alle spalle una storia di lingue e culture che si sono succedute, incontrate, scontrate e mescolate e un presente con nuove sfide, bellezze e contraddizioni.

CHE COSA? Una settimana di condivisione e confronto tra giovani con radici, colori e sapori diversi alle spalle per costruire un’Italia e un mondo multiculturale e multicolore. Sperimenteremo l’accoglienza della terra di Calabria, con le sue contraddizioni e le sue bellezze: vivremo alcuni giorni in città, altri immersi nel verde del parco della Sila. Il servizio sarà un elemento chiave delle nostre giornate: per diventare compagni di strada di persone più in difficoltà ci affiancheremo alle attività che ogni giorno vengono svolte a Cosenza. L’obiettivo della settimana sarà generare il cambiamento: per i partecipanti, per le persone che incontreremo lungo la strada, cambiamento di cultura e di mentalità.

DOVE? Oulx, piccola cittadina montana dell’alta Val di Susa, alle spalle di Torino, si è trovata ad essere nodo fondamentale del transito di centinaia di uomini, donne e bambini provenienti da Africa e Vicino Oriente diretti verso la Francia: qui fanno tutti tappa prima di tentare di superare il confine senza essere intercettati dalla polizia di frontiera.

CHE COSA? Vivremo una settimana europea lungo la rotta alpina tra Oulx e Briançon incrociando le strade dei migranti che tentano di attraversare il confine tra Italia e Francia. Saranno giornate intense di conoscenza, servizio e condivisione sulla realtà migratoria e di cammino tra i sentieri in montagna al di qua è al di là della frontiera. Incontreremo e saremo di supporto a chi si impegna ogni giorno accanto alle persone in transito: Rifugio Fraternità Massi, Pastorale Migranti della Diocesi di Susa, Diaconia Valdese, Rainbow for Africa, Refuge Solidaires.

Grazie alla collaborazione con il progetto di volontariato internazionale “ATF – At the Frontiers” della Comunità di Vita Cristiana – CVX europea, Attraverso Oulx sarà un campo di respiro europeo su di una frontiera europea. Parteciperanno giovani provenienti da vari Paesi: parleremo anche inglese e francese.

Non puoi partecipare ma vuoi comunque sostenere le attività di Animazione Interculturale?

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