Attraverso24: campi estivi di servizio, formazione e condivisione con i migranti

Campi estivi di servizio, formazione e condivisione in contesti migratori e interculturali

Partiamo insieme, giovani da diverse città d’Italia e d’Europa per luoghi in cui incontrare i temi delle migrazioni e dell’incontro tra culture diverse, per attraversare confini visibili e invisibili, per metterci a servizio, per lasciarci attraversare dai racconti di chi si spende a fianco delle persone più fragili, per confrontarci e costruire comunità tra di noi.

In tutti i campi vivremo momenti di ascolto e riflessione per abbattere i muri materiali e immateriali della nostra società, momenti di condivisione e scambio per costruire reti e connessioni. Con le associazioni presenti nei diversi territori ci immergeremo in realtà preziose e difficili, cammineremo al loro fianco mettendoci in gioco per costruire una società con più ponti e meno muri!

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Confine

Saremo in alcuni dei luoghi più significativi di attraversamento dei confini per entrare e uscire dal nostro Paese: sono linee quasi invisibili per chi ha un passaporto europeo, mentre per chi non ha le carte in regola sono muri e barriere difficili da superare, respingimenti e umiliazioni. Vivremo la realtà del confine incontrando le associazioni che operano a fianco delle persone migranti in transito e mettendoci a servizio per dare il nostro contributo; approfondiremo il funzionamento dei “giochi” burocratici e legislativi alla base della gestione europea dei confini.

QUANDO: 11-17 agosto 2024

DOVE: Ventimiglia vive in quel confine di terra che separa l’Italia dalla Francia, luogo di attraversamento di molte persone in transito provenienti da diverse rotte migratorie, che tentano di raggiungere la Francia sperando di passare inosservate allo sguardo della polizia di frontiera.

Questo confine è l’esempio perfetto di come un documento o il colore della pelle facciano la differenza: auto di lusso sfrecciano sulle autostrade, attraversando il confine italo-francese; turisti di ogni provenienza viaggiano sui treni da un lato all’altro del confine, per visitare ciò che di bello c’è in questi due Paesi. A pochissimi passi da loro, uomini, donne, a volte intere famiglie tentano di attraversare il Passo della morte, un sentiero di montagna lungo e tortuoso che da Grimaldi conduce a Mentone, la prima città francese al di là del confine.

COSA: Lavoreremo a stretto contatto con le associazioni locali e con una fitta rete di privati cittadini, per avvicinarci al fenomeno migratorio che da decenni caratterizza questo luogo, supportando le realtà solidali già operative. Sarà un’occasione per avvicinarsi al problema della libertà di movimento, osservando le diverse strategie che i Paesi europei attuano per negare l’ingresso ai cittadini stranieri sprovvisti dei giusti documenti, per poi respingerli in maniera illegittima.

Presteremo servizio presso la sede di Caritas Intemelia nei servizi di accoglienza in struttura, preparazione e distribuzione dei pranzi, sistemazione del vestiario donato e nell’orientamento socio-legale. Collaboreremo anche nella distribuzione della cena al piazzale di Roverino, affiancando i volontari che saranno di turno. Durante il campo ascolteremo preziose testimonianze e raggiungeremo la Francia attraversando a piedi la frontiera sulle orme di chi ci prova venendo continuamente respinto. Rifletteremo sulle dinamiche ingiuste, disumane e violente che filtrano il passaggio di esseri umani.

PARTNER LOCALI: Caritas Intemelia, WeWorld, Diaconia valdese, Emmaus Roya, associazioni e gruppi informali liguri e francesi che supportano i migranti in transito

QUANDO: 26-31 agosto 2024

DOVE: Trieste, porta d’Europa, capolinea della Rotta Balcanica: ogni giorno attraverso questa città decine di persone entrano in Italia dopo aver camminato per settimane attraverso i boschi della Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, dopo mesi di viaggio che li ha portati qui da Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan e molti altri Paesi del Vicino Oriente.

COSA: Conosceremo da vicino le dinamiche migratorie che interessano Trieste, affiancandoci a Linea d’ombra, ICS e la Comunità di San Martino al Campo nelle attività quotidiane di supporto alle persone in movimento in arrivo a Trieste. Ascolteremo le testimonianze degli attori locali che con la loro azione quotidiana sono testimoni politici di una visione radicalmente alternativa di ciò che è il confine. Percorreremo, per qualche chilometro, il tratto di confine che le persone in movimento attraversano prima di arrivare in Italia.

PARTNER LOCALI: Linea d’Ombra, ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà, Comunità di san Martino al campo, Caritas, Compagnia di Gesù

QUANDO: 18-24 agosto 2024

DOVE: Oulx, è una piccola cittadina montana dell’alta Val di Susa, uno snodo fondamentale del transito di persone provenienti da Africa e Vicino Oriente diretti verso la Francia. Tappa fondamentale della rotta alpina, è il punto di partenza per chi sceglie di mettersi in cammino, con la speranza di un futuro migliore.

Un confine di terra ben visibile, che ogni giorno donne e uomini, minori e famiglie attraversano per raggiungere la Francia.

COSA: A Oulx, vivremo un’esperienza di servizio, lavorando con gli operatori e i volontari che gestiscono il rifugio sul versante italiano e il suo corrispettivo al di là del confine. Incontreremo le persone che sostano presso questi rifugi, ascolteremo le loro storie, contribuiremo a far trovare loro stanze pulite, un pasto caldo e il necessario per proseguire il viaggio. Approfondiremo il fenomeno della mobilità umana lungo la rotta alpina, grazie all’incontro con testimoni, formatori e con coloro che quotidianamente supportano le persone in transito. Ci metteremo in cammino, attraversando i lunghi sentieri di montagna per toccare con mano le difficoltà del transito. Ascolteremo la storia della Val di Susa, che tutt’ tratto si è trovata ad essere luogo di transito per migliaia di persone. Rifletteremo sul senso dei confini, sulle scelte europee in materia di migrazione e sull’equilibrio sottile ma indispensabile che regge il sistema di accoglienza a Oulx.

PARTNER LOCALI: Durante la settimana lavoreremo con le associazioni locali come il Rifugio Fraternità Massi, Fondazione Talità Kum, Diaconia Valdese, Medu – Medici per i diritti umani,le suore francescane di Susa a Foresto, Refuge Solidaire di Briançon.

Lavoro stagionale

Saremo in alcuni luoghi del nostro Paese dove il settore agricolo vive grazie alla manodopera di lavoratori stagionali con background migratorio che spesso si trovano in condizioni di sfruttamento e caporalato. Ci metteremo a servizio a fianco delle realtà impegnate ogni giorno nell’assistenza e nella promozione dei diritti dei lavoratori e ci lasceremo attraversare dalle storie di difficoltà e privazioni insieme a vicende di accoglienza e solidarietà grazie all’incontro con formatori e testimoni.

QUANDO: 19-24 agosto

DOVE? Un campo in movimento con base a Fossano e attività di servizio organizzate tra Cuneo e Saluzzo. Queste due città piemontesi si trovano in un’area prevalentemente agricola e verso di essa confluiscono, ogni anno, centinaia e centinaia di lavoratori stagionali; un territorio che, per questo motivo, da anni si trova a dover fronteggiare il tema dello sfruttamento lavorativo. In questo luogo, ricco di importanti risorse ma anche forti ingiustizie, i Presidi Caritas di Cuneo e di Saluzzo offrono il proprio aiuto a sostegno dei lavoratori migranti.

CHE COSA? Ci immergeremo nel territorio agricolo cuneese e saluzzese e nelle dinamiche che li investono. Il nostro servizio sarà accanto ai lavoratori stagionali e a supporto delle realtà che già operano sul territorio. A Cuneo saremo di supporto alla mensa sociale, alla ciclofficina e agli sportelli di ascolto e orientamento per migranti; a Saluzzo presteremo servizio mensa, docce e ci occuperemo della distribuzione di vestiti e coperte. Non mancheranno momenti di formazione e di incontro: cercheremo di conoscere la storia di questo territorio approfondendo vari aspetti del fenomeno dello sfruttamento lavorativo e ascoltando la testimonianza degli attori che da anni lavorano per contrastarlo.

PARTNER: Caritas diocesana Cuneo-Fossano, Caritas diocesana Saluzzo-Saluzzo Migrante.

QUANDO: primo turno 27 luglio-3 agosto; secondo turno 3 agosto-10 agosto

DOVE? Il campo avrà base a San Severo, alle porte del Gargano, in Puglia. Il territorio conta diversi insediamenti informali di lavoratori stagionali che, prevalentemente d’estate, si stabiliscono qui per lavorare nelle campagne. Il pomodoro che troviamo sulle nostre tavole quasi sicuramente proviene da questo territorio e dall’impiego di migliaia di braccianti, prevalentemente stranieri, soggetti a sfruttamento lavorativo.

CHE COSA? Saremo quotidianamente impegnati con un servizio di insegnamento della lingua italiana nella Scuola popolare Padre Arcangelo Maira, situata nel Ghetto, oltre a iniziative di animazione per quanti dai ghetti sono riusciti ad uscire e sono accolti presso alcune strutture.

Alle attività concrete accanto ai braccianti stagionali, si affiancheranno incontri formativi per comprendere il fenomeno del caporalato e più in generale le dinamiche legate alla mobilità umana connesse con questo territorio.

PARTNER Caritas San Severo, Associazione Comunità sulla strada di Emmaus, Centro Interculturale Boabab, Coop. Arcobaleno, Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus

Remix

Una settimana pensata per chi l’attraversamento lo vive ogni giorno sulla propria pelle e nella propria esistenza: un cerchio di giovani con radici dal mondo, per un tempo di condivisione e servizio costruendo insieme l’identità di un presente e un futuro sempre più interculturale.

QUANDO: 29 agosto – 4 settembre

DOVE? Cosenza, una città ricca di intrecci e contaminazioni: alle spalle una storia di lingue e culture che si sono succedute, incontrate, scontrate e mescolate e un presente con nuove sfide, bellezze e contraddizioni. Lorica, un piccolo villaggio nella vasta riserva naturale del Parco Sila con boschi e laghi.

CHE COSA? Una settimana per incontrarsi tra giovani con radici, colori e sapori diversi alle spalle per costruire un’Italia e un mondo multiculturale e multicolore. Ascoltando testimonianza e andando a conoscere persone e realtà che operano sul territorio a Cosenza e nei suoi dintorni, sperimenteremo varie sfumature che può significare l’accoglienza, mettendoci al servizio per dare il nostro contributo. Una seconda parte del campo sarà invece immersa nella natura del Parco Naturale della Sila: un tempo per incontrarsi e riflettere sulle proprie identità. Con vari momenti di riflessione e condivisione con educatori e giovani che percorrono questo cammino insieme, l’obiettivo della settimana sarà generare il cambiamento: per i partecipanti, per le persone che incontreremo lungo la strada, cambiamento di cultura e di mentalità.

PARTNER: Migrantes Diocesi Cosenza – Bisignano, Suore Ausiliatrici

Dalla famiglia Scalabriniana

Proposte tra Italia ed Europa dai Missionari Scalabriniani e dalle Missionarie Secolari Scalabriniane, per approfondire i temi della mobilità umana alla luce dello stile del fondatore San Giovanni Battista Scalabrini.

QUANDO? Dal 12 al 15 agosto 2024.

Oi! Lisbona è rimasta nel cuore di milioni di giovani come casa di fraternità e città dei sogni. Dopo l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù, i pellegrini sono tornati a casa risplendenti della Luce del Vangelo e con il desiderio di viverlo e di testimoniarlo. Ad Amora, a pochi chilometri da Lisbona, c’è una vibrante Missione Scalabriniana multiculturale.

Qui abbiamo vissuto il calore della GMG, accogliendo centinaia di giovani pellegrini e portiamo ancora adesso nel cuore tutto l’amore di quei giorni. Un anno dopo, vogliamo continuare a mantenere viva questa fiamma riscoprendo la figura di un grande Santo, Scalabrini, e l’attualità del suo carisma, che anima la vita della nostra comunità, contribuendo a generare una Chiesa accogliente, una Chiesa di “todos, todos, todos”.

DI COSA SI TRATTA? Una vera e propria esperienza di fraternità, la partecipazione al pellegrinaggio internazionale del Migrante a Fatima, a workshop creativi con musica e momenti di meditazione al tramonto sull’Oceano Atlantico, trekking, spazi di riflessione, preghiera, convivialità e festa.

A CHI E’ RIVOLTO? Questo pellegrinaggio è pensato per giovani dai 16 ai 29 anni che desiderano conoscere o approfondire il carisma di Scalabrini e mantenere viva la fiamma della GMG Lisbona 2023.

DOVE? Santuario di Fatima e Amora, Portogallo (Seminario Scalabrini).

COSTO? €50 fino al 2 giugno. €60 dopo il 2 giugno

DATA LIMITE PER L’ISCRIZIONE: 12 luglio

PARTNERS: Parrocchia di San Giovanni Battista Scalabrini di Amora, Laici Scalabriniani Amora, ASCS.

CON LE MISSIONARIE SECOLARI SCALABRINIANE

QUANDO: 1-12 agosto

DOVE: Agrigento, crocevia di popoli, scrigno di storia che rivela, nell’armonia delle forme architettoniche che conserva, l’incanto dell’incontro tra le diversità con quel susseguirsi e cercarsi di stil. Questa vasta diocesi siciliana che comprende al suo interno anche Lampedusa, terra di grande emigrazione e di approdo di profughi, un avamposto di speranza e di attesa che sembra scrutare, come una sentinella davanti all’orizzonte del mare, i segni dei tempi custoditi dentro i sogni dei migranti.
Dal 2014 una comunità di missionarie secolari scalabriniane vive qui e propone d’estate un’esperienza di formazione e condivisione con i migranti partendo dalle storie di queste terre.

COSA: Dieci giorni comunitari con le missionarie secolari scalabriniane con incontri con migranti e rifugiati, visite a luoghi significativi, voci e testimonianze di accoglienza, preghiera e condivisione, approfondimenti sul tema delle migrazioni, scambio in gruppi interculturali, bellezze naturali ed artistiche i

NOTE LOGISTICHE: I viaggi di arrivo (1 agosto) e di ritorno (12 agosto) sono da organizzare personalmente. Le spese di vitto, alloggio, viaggi sul posto, etc. si sosterranno nello stile della comunione dei beni (At. 4,32)

+INFO: milano@scala-mss.net

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