Crossover: storie di accoglienza possibile

La mobilità umana è un fenomeno mondiale, complesso e strutturale che ci coinvolge e ci riguarda. La mobilità umana non è fatta solo di chi migra e dei luoghi che i migranti si lasciano alle spalle; la mobilità umana è fatta anche dei luoghi d’arrivo, delle persone che includono, delle case che accolgono.
“Accogliere significa aprire la porta, la porta della casa, la porta del cuore e permettere a chi bussa di entrare e sentirsi a suo agio, non in soggezione, ma a suo agio, sentirsi libero. Dove c’è un vero senso di fraternità, lì si vive anche l’esperienza sincera dell’accoglienza. Dove invece c’è la paura dell’altro, il disprezzo della sua vita, allora nasce il rifiuto o peggio l’indifferenza.” (Papa Francesco).
In questo mondo che sembra riempirsi, giorno dopo giorno, di muri e barriere, c’è chi invece apre la propria porta di casa. C’è chi non è indifferente, non si lascia vincere dalla paura ma si fa invece fraterno, accogliente. C’è chi ha visto nella diversità un’enorme ricchezza e non un pericolo da respingere.
Noi dell’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo vogliamo condividere alcune storie di accoglienza, perché conoscerle è il primo modo per moltiplicarle. Sapere che c’è chi ha gettato un seme nella terra buona dell’ospitalità accresce la nostra speranza in un mondo aperto, senza frontiere fisiche e ideologiche. Il racconto che sentiamo della mobilità umana è spesso drammatico, doloroso, disperato. Forse ci siamo ormai rassegnati a sentir parlare di migrazione come di un problema da contenere, di un dramma da dimenticare. Ma la migrazione è anche ricchezza, rinascita, occasione di grande umanità. Ci piacerebbe conoscere di più le storie di chi costruisce ponti e abbatte muri, di chi apre la propria porta di casa, di chi tende la mano.
Crediamo che le persone migranti siano portatrici di ricchezze e di valori e, insieme, possiamo avviare processi capaci di generare un cambiamento culturale per costruire società più eque, coese, vibranti e prospere. Partiremo da chi l’ha già fatto, da chi ha creduto che potesse esistere un modo diverso di leggere la mobilità umana, non più come un problema ma come una possibilità. Perciò abbiamo invitato alcuni testimoni a parlare delle proprie esperienze di apertura e dialogo. Ci racconteranno come hanno creduto in un mondo più accogliente e come si può dare il proprio contributo per realizzarlo. Conosceremo le loro storie, ci lasceremo coinvolgere e non faremo più a meno di quello sguardo fraterno.
Ogni martedì, a partire dal 1 marzo, alle ore 19:00, ci incontreremo digitalmente e ci confronteremo attraverso conversazioni interattive di 20 minuti.
A moderare e a porre domande sarà un giovane, diverso ad ogni incontro, che ha vissuto delle esperienze concrete di incontro, condivisione e servizio con le persone migranti.
Partecipare agli incontri è facile, gratuito e non richiede alcuna preregistrazione. L’incontro verrà trasmesso su Facebook e Youtube di ASCS. Potrai interagire con i relatori scrivendo le domande in chat. Se perdi un incontro non preoccuparti: le registrazioni saranno disponibili sui nostri social.
CALENDARIO CROSSOVER
Martedì 1 marzo / ore 19
TEMA: Refugees welcome: l’accoglienza in famiglia che fa bene a tutti
MODERA: Elisabetta Russo di Barletta (BT), studentessa di Beni Culturali. Si è avvicinata al campo delle problematiche sociali, prestando servizio in varie attività di volontariato. Per Elisabetta sono fondamentali il rispetto dei diritti umani e l’uguaglianza tra gli esseri umani. Le esperienze di volontariato ai campi di Io Ci Sto e Mixité hanno fortificato questa sua propensione verso gli altri.
INTERVIENTE: Mariangela Romanazzi, ha studiato Relazioni internazionali e si occupa di progettazione e partenariati per l’innovazione sociale. Barese, ha scelto da quasi 10 anni Torino (e se solo fosse sul mare sarebbe anche certa di restarci), dopo aver vissuto e lasciato un pezzo di cuore in Francia a Bordeaux. Appassionata in ordine sparso di questioni di genere, graphic novels, yoga e viaggi al sud. Dal 2016 si è avvicinata al mondo dell’accoglienza dei migranti, perché inevitabile. Coordinatrice del gruppo torinese di Refugees Welcome Italia, crede nell’impatto dirompente dell’incontro con l’altro e nella potenza dell’agire quotidiano.
Martedì 8 marzo / ore 19
Tema: Tutore legale per stranieri minori non accompagnati: il racconto di un’esperienza diretta
Modera: Irene Segone di Rovereto (TN). Studia scienze politiche anche se si sta rendendo conto di volere lavorare nel sociale, soprattutto dopo le esperienze Io ci sto e Attraverso Ventimiglia.
Interviene: Luciano Pignata veterinario di Chieri (TO), anche grazie all’esperienza di paternità nei confronti dei suoi tre figli, ha scelto di accompagnare alcuni minori stranieri nella loro crescita. Convinto che l’indifferenza sia il peggiore dei virus, nel farsi compagno con chi incrocia sul suo cammino, sperimenta l’occasione di sentirsi umano.
Martedì 15 marzo / ore 19
Tema: Corridoi umanitari: una via sicura e legale per fuggire dalla guerra
Modera: Silvia Carbonari, studentessa di Scienze internazionali indirizzo Diritti umani all’università di Torino. Sogna un’Europa con più ponti e meno muri, un’Europa interculturale e accogliente che tuteli i diritti e la dignità di ogni essere umano. Partecipa a progetti di sensibilizzazione e servizio nel mondo delle migrazioni, come i campi Confine di ASCS. Il suo obiettivo è mettersi in gioco per conoscere nel concreto la realtà della mobilità umana che studia, dando un volto e un’identità alle persone in movimento.
Interviene: Chiara Viano di Torino, nella vita ama la natura, la condivisione e le case accoglienti. Coniuga il lavoro di architetto con progetti partecipativi e di cittadinanza attiva. Le povertà e le fragilità conosciute durante i campi di servizio in giro per il mondo, l’hanno spinta a dare risposte concrete nella sua città: accoglienza e sensibilizzazione sui temi della migrazione.
Martedì 22 marzo / ore 19
Tema: Si può accogliere in ogni famiglia, anche nella tua
Modera: Michelle Brijuega di Milano (MI), lavora e segue alcune attività con i giovani nella Chiesa del Carmine. Ama cantare nel coro perché è stimolante il fatto che tante voci insieme pur diverse tra loro creino una bella armonia.
Interviene: Sabrina Merlo di Chieri (TO), insegnante di Inglese al Liceo A. Monti di Chieri. Mamma di tre figli, sempre molto interessata al volontariato; negli ultimi anni non potendolo fare singolarmente per impegni lavorativi e familiari, ha cercato nuove forme di servizio che entrassero nella quotidianità. Il mettersi a servizio è una pratica da trasmettere a chi viene dopo di noi…ma ognuno trova il suo modo.
Stefano Burzio di Chieri (TO), studente nella magistrale di Scienze Storiche a Torino. Amante della storia come strumento di conoscenza della realtà che ci circonda; Animatore e Coordinatore parrocchiale per parecchi anni, per lui l’accoglienza e l’incontro con il prossimo, sono un modo intimo per conoscere noi stessi e il mondo.
Martedì 29 marzo / ore 19
Tema: Casa Scalabrini 634: le relazioni che promuovono l’autonomia
Modera: Nello Cozza studia filologia classica a Bari. Ha partecipato al Campo Io Ci Sto ed è attivo in Puglia per sensibilizzare al tema del caporalato anche attraverso i programmi di Frequenza Libera, web radio universitaria. Per Nello la migrazione è incontro e condivisione
Interviene: Rita Urbano, pugliese di origine ma romana di adozione, coordina ASCS Roma. Assistente sociale, appassionata di tematiche legali legate al tema migratorio, crede fermamente che tutti, ma proprio tutti, abbiamo diritto ad un posticino dignitoso su questa terra e che il luogo in cui si nasce non può diventare una condanna a vita. Dopo anni di lavoro nell’accoglienza, qualche anno fa decide di “tornare” volontaria e parte per alcuni mesi nella missione di Tijuana, in Messico e se potesse ripartirebbe ancora per conoscere le frontiere che ci sono nel mondo e fare la sua parte.
Martedì 05 aprile / ore 19
Tema: Emmaus Palermo: l’accoglienza solidale
Modera: Giulia Oleandri, nata a Chieri (TO), laureata in Giurisprudenza da poco più di un anno, tirocinante in Procura presso il Tribunale di Palermo. Crede nella bellezza della libertà, nella politica partecipata e accessibile a tutti, nell’educazione antiviolenta. Cresciuta in Libera e nel movimento antimafia, da alcuni anni volontaria di Emmaus Palermo.
Interviene: Maria Giulia Fava, nata a Torino ma vive a Palermo da quasi 3 anni, laureata in Giurisprudenza è vicepresidente dell’associazione Emmaus Palermo ODV e attivista del circolo Arci Porco Rosso di Palermo. Specializzata in diritto dell’immigrazione, crede fermamente nella libertà di movimento e auspica a un mondo senza frontiere dove i diritti siano garantiti a prescindere dall’avere o meno un permesso di soggiorno.
Martedì 12 aprile / ore 19
Tema: Pagella in tasca: un canale di ingresso sicuro per rifugiati minori non accompagnati
Modera: Marta Caselle di Pino Torinese (TO), dottoranda in Storia e Epigrafia Greca, presso l’Università del Piemonte Orientale. Le piacciono la Storia e le storie, sia degli uomini e delle donne che studia, sia di quelli che incontra, nella sua vita di tutti i giorni, come tra i banchi della scuola di italiano dell’Ufficio Pastorale Migranti di Torino, dove insegna come volontaria da alcuni anni
Interviene: Elena Rozzi, di Torino. Si occupa da vent’anni di tutela e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, cercando di promuovere leggi, prassi e interventi che tutelino i loro diritti. Lavora con l’organizzazione umanitaria INTERSOS ed è socia dell’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione). Dal 2020 coordina il progetto “Pagella in tasca”, finalizzato ad aprire un nuovo canale di ingresso regolare e sicuro per consentire ai minori non accompagnati rifugiati di venire in Italia con un visto per studio senza dover rischiare la vita su un barcone nel Mediterraneo, seguendo i minori dai campi per rifugiati in Niger fino all’affidamento in famiglia. Ama molto cani e gatti, e fa la balia di micetti orfani che, dopo lo svezzamento, vengono adottati.
Martedì 19 aprile / ore 19
Tema: Una famiglia che accoglie è una comunità che cresce
Modera: Andrea Borgo, di Pino Torinese (TO). Neo-laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, indirizzo Climate Change. Adora viaggiare, la fotografia, la natura ed è particolarmente sensibile al tema della sostenibilità ambientale e lotta ai cambiamenti climatici. Ha sempre accostato alla sua carriera universitaria numerose esperienze di volontariato in Italia e all’estero, in particolare con l’ASCS, dove si è avvicinato al tema delle migrazioni umane.
Interviene: Alice e Federico, sposati da quasi 18 anni, tanti anni nello scoutismo e nel volontariato, nel 2015, davanti all’ennesima tragedia in mare che ha visto la morte del piccolo Aylan non siamo rimasti indifferenti e aperto la nostra casa. Alice gestisce due case per ferie e dipinge icone sacre, Federico è medico. Nel 2019, dopo 3 anni di accoglienza, trasferiti a Piobesi Torinese in una grande casa per avviare il sogno di accogliere tanti MSNA. Apre Casa Aylan che dà accoglienza a un massimo di 6 ragazzi, il cane Rex, 3 gatti, Amore di 18 anni, Lilo e Stitch arrivati da poco.