L’esperienza che mi ha cambiato la vita. Grazie ASCS

Mi chiamo Andreuzzi Barbara, sono un’infermiera friulana che ha lavorato per 12 anni in ospedale, fino all’inizio del 2011. Infatti, a febbraio di quell’anno sono partita come volontaria con ACSC con destinazione Haiti. Ho operato per 8 mesi nella clinica della missione occupandomi di accogliere madri e bambini, di seguirli nelle visite mediche e distribuire i farmaci prescritti.
Quando ho deciso di fare questa esperienza, non avevo idea che avrebbe completamente stravolto la mia vita. Inizialmente sono partita con l’intenzione di “dare un’occhiata”, di “toccare con mano” una realtà molto diversa da quella in cui sono cresciuta, una realtà in cui le priorità sono diverse da chi vive in un paese sviluppato, una realtà senza tutte le comodità (banalmente elettricità e acqua). Ma quello che ho trovato è stato molto di più.
Devo ammettere che non ero preparata ad affrontare quello che ho trovato. Vedere le foto, i video e i reportage non è la stessa cosa che vivere ogni giorno in mezzo a persone che sopravvivono grazie ad espedienti, a bambini affetti da malnutrizione a cui puoi letteralmente contare le costole ad occhio nudo, a madri che sono obbligate a scegliere se spendere i soldi per curare un figlio o sfamare gli altri 5. Mi sono trovata in una realtà dove il rapporto con la malattia e la morte era molto diverso a quello che avevo visto e vissuto fino ad allora. Mi sono sentita privilegiata. Privilegiata per essere nata in un paese con un sistema sanitario pubblico e valido, ma anche per aver avuto la possibilità di vivere questa esperienza.
Dopo il rientro da Haiti, non me la sono sentita di riprendere la vita che vivevo precedentemente. Per cui alla prima occasione offertami da ASCS, sono volata in Mozambico per gestire un centro nutrizionale per bambini malnutriti all’interno del campo rifugiati di Maratane. Qui ci occupavamo, assieme a staff locale e volontari italiani, di controllare lo stato nutrizionale dei bambini, sia mozambicani che rifugiati, al di sotto dei 5 anni e di dare loro degli alimenti altamente nutritivi. Contemporaneamente educavamo le mamme sull’importanza di una adeguata nutrizione in gravidanza e nei primi anni del bambino, dell’igiene e delle visite routinarie al centro di salute.
Questa avventura è durata più di tre anni, e mi ha dato la possibilità sia di incontrare persone meravigliose, che di conoscere in profondità la realtà circostante. Ho dovuto ricalibrare le mie priorità ed imparato lezioni da tutti i momenti di frustrazione e dagli insuccessi.
Ma, come si dice sempre, ho ricevuto molto più di quanto ho dato. Mi rendo conto che può sembrare una frase banale e scontata, ma è una verità e non c’è modo migliore di riassumere queste esperienze. I sorrisi di ringraziamento delle madri dei bambini che uscivano dalla malnutrizione, sono il dono più prezioso che mi sono portata a casa e che conservo gelosamente dopo diversi anni.
Auguro ad ASCS buon ventesimo compleanno e di continuare a lavorare con lo stesso impegno, dedizione e passione a fianco di chi ha bisogno, con tutto l’entusiasmo che contraddistingue lo staff e i volontari.
Auguri ASCS e… GRAZIE!!!