Un ottobre che scalda il cuore: memoria, incontri e puzzle di comunità

Il nostro ottobre in ASCS? È stato un mese che ci ha letteralmente portato in tanti luoghi diversi, oltre ai progetti e le azioni che portiamo avanti in Italia e nel mondo. Un mese in cui la Memoria si è fatta azione, il dialogo è diventato un ponte (e un puzzle!) e la nostra comunità ha continuato a tessere legami.

Dalle piazze del Piemonte al cuore del Vaticano, fino agli spazi di accoglienza e formazione di Milano e Roma, passando dalle isole di Malta e Lampedusa, abbiamo ribadito il nostro impegno a non dimenticare e a costruire un futuro con più ponti e meno muri. Vi raccontiamo cosa abbiamo fatto insieme!

Memoria in azione: da Chieri alle isole

Il mese si è aperto con un momento che tocca le corde della nostra missione. Il 3 ottobre, a Chieri, la fiaccola della Memoria è tornata ad accendersi in Piazza Duomo. All’interno del Festival dell’Accoglienza, abbiamo commemorato le 368 persone della tragedia di Lampedusa del 2013. Un momento intenso per ricordare chi ha perso la vita in cerca di speranza e per ribadire, con forza, la necessità di garantire vie di accesso legali e sicure, che permettano alle persone in movimento di cercare un futuro migliore senza affrontare viaggi pericolosi e disperati.

Il nostro impegno “Oltre le frontiere” ci ha poi portati su due isole simbolo del Mediterraneo:

  • Lampedusa (24-29 ottobre): Da tre anni, la nostra presenza sull’isola si rinnova come un filo sottile che intreccia incontri e storie. Nell’ottobre 2025, la spedizione autunnale ha custodito questa eredità. Con la presentazione della mostra “Umanità Ininterrotta” all’Agricola Mpidusa e all’Archivio Storico, abbiamo celebrato la continuità di un racconto collettivo che unisce i volti della rotta balcanica alle storie del Mediterraneo. Essere sull’isola, accanto a chi ogni giorno vive la frontiera, è per noi un gesto di fedeltà alla speranza di costruire un mondo con più ponti e meno muri.
  • Malta (23-26 ottobre): Con Attraverso Malta, abbiamo vissuto tre giorni d’incontro e conoscenza del contesto. Insieme ai membri della Christian Life Community – CLC Malta, abbiamo incontrato migranti, rifugiati e le realtà locali impegnate nell’accoglienza, per comprendere da vicino come la migrazione viene vissuta in un altro paese cruciale sulla rotta del Mediterraneo centrale.

L’Arte che unisce: musica e teatro in movimento

L’arte è stata una delle nostre voci più forti questo mese e ha risuonato fino al cuore del Vaticano.
Il 5 ottobre, la nostra musica ha raggiunto Piazza San Pietro: il progetto Scalamusic ha avuto l’onore di animare il momento musicale prima della Santa Messa per il Giubileo dei Migranti e del Mondo Missionario, partecipando poi alla Festa dei Popoli con canti e balli.

Ma non è finita qui! Il 25 ottobre Scalamusic è stata protagonista anche della sessione finale del Giubileo delle Équipe sinodali nell’Aula Paolo VI. Con quattro brani multilingue, cantati e coreografati, abbiamo ribadito in musica la bellezza del camminare insieme, dell’accoglienza e dell’umanità in cammino. È stato emozionante coinvolgere l’intera platea nel ritornello di un canto coreografato con la lingua dei segni, un vero simbolo dell’universalità di un messaggio di pace.

Dal canto al teatro, la nostra denuncia ha trovato nuove forme di espressione con lo spettacolo “Uomini o caporali”, un monologo intenso che dà voce alla storia di Jasnoor e porta sul palco la dura realtà dello sfruttamento e del caporalato. Attraverso le sue parole e la sua forza narrativa, lo spettacolo ha attraversato l’Italia invitando il pubblico a riflettere sui diritti negati e sulla dignità del lavoro.

Il suo viaggio ha toccato diverse tappe significative nel mese di ottobre: il 23 ottobre a Palermo, all’interno del Festival Sabir, dove il tema dei diritti dei lavoratori migranti è stato al centro del dibattito; il 24 ottobre a Chivasso, in occasione dell’incontro “Lavoro è dignità”, che ha aperto un confronto sulle forme di sfruttamento ancora diffuse; e infine il 25 ottobre a Chieri, nel contesto del Festival dell’Accoglienza, dove la riflessione si è intrecciata con il valore dell’inclusione e della memoria collettiva.

Milano: un mosaico di comunità

La nostra sede di Milano è stata un vero e proprio laboratorio di incontri, dove ogni pezzo della nostra comunità ha trovato spazio per crescere e condividere.

Abbiamo iniziato dando spazio al cuore pulsante della nostra associazione: i/le volontari/ie.

  • Il 4 e 5 ottobre, il Post campo 2025 ha riunito i volontari di Attraverso 2025, un weekend nei quali i giovani che hanno vissuto le esperienze estive di ASCS si sono incontrati per riflettere su confini, luoghi visti e sensazioni provate nelle varie attività. Il tutto è stao cruciale per trasformare un’esperienza estiva in passi da fare per essere generativi verso il futuro. Come continuare a portare quell’impegno nella quotidianità dei territori che viviamo ogni giorno? Su quali azioni concentrare la nostra presenza? Come continuare ad essere giovani cittadini attivi?
  • Il 16 ottobre abbiamo vissuto una serata dedicata ai/alle volontari/ie di Milano. Dopo una cena, ognuno ha scritto i propri sogni e valori su una tessera di un puzzle: unendole, abbiamo visto composta l’immagine della nostra comunità, forte e coesa.
  • Il 18 ottobre è stato il turno dei/delle volontari/ie rientrati/e dalle esperienze all’estero (America Latina, Sudafrica, Ceuta e Calais). Un momento per rielaborare, rivedersi e capire che, anche se l’esperienza è finita, la scintilla di cambiamento resta accesa magari in nuove avventure!
  • Infine, il 20 ottobre, i giovani volontari dell’animazione giovanile si sono incontrati per programmare le prossime attività.

Parallelamente, i nostri progetti hanno continuato a tessere reti di supporto e dialogo:

  • L’8 ottobre, Wasi e Remix si sono uniti per l’incontro “Genitori… in movimento”, un momento prezioso sulla genitorialità in contesti interculturali.
  • L’11 ottobre è ripartito il progetto Remix con un incontro su “Equilibrio in movimento”, usando il photovoice e la danza per esplorare l’identità interculturale.
  • Il 20 ottobre è iniziato anche il percorso “Dalle fratture alla vita“, un momento formativo importante sulla generatività sociale dedicato alle nostre operatrici, psicoterapeute e alle leader di comunità migranti.

Roma: porte aperte, inclusione e… tifo!

Nel frattempo, a Roma, l’energia di ottobre ha riempito la Casa Scalabrini 634 di incontri e nuove possibilità.

Il 21 ottobre abbiamo vissuto una “Serata di Accoglienza Interculturale” per un gruppo di adulti: un’immersione totale nella nostra realtà, dalla visita al museo casilino all’esperienza di “The Game“, fino a una splendida cena dal mondo con le persone accolte in Casa. E’ stata un’opportunità per toccare con mano quanto l’accoglienza e l’incontro possano essere generativi e ricchi per tutte le persone coinvolte.

Abbiamo anche aperto le porte al dialogo e alla formazione: il 23 ottobre, durante il Workshop Mondo in Periferia, organizzato dall’associazione Gli Asini, abbiamo avuto modo di riflettere sul tema migratorio con tanti/e giornalisti/e e attivisti/e, che hanno potuto conoscere da vicino la Casa e la nostra missione. Il 31 ottobre, invece, abbiamo accolto gli/le studenti/studentesse dell’Università Notre Dame per una giornata di sensibilizzazione che ha già ispirato alcuni di loro a iniziare un percorso di volontariato con noi. Conoscere un nuovo contesto dove vivono le persone in movimento e dove si organizzano tante attività e volerne fare parte è sempre una nuova e bella avventura!

Sempre a Roma, abbiamo partecipato alla conferenza organizzata dallo Scalabrini International Migration Institute con tematica Migration, a Pilgrimage of Hope. Tre giorni di incontri, speech e tavole rotonde per affrontare le sfide della mobilità umana con relatori e relatrici e ospiti da tutto il mondo. Durante uno dei panel, abbiamo potuto presentare come ASCS il laboratorio di The Game come strumento di sensibilizzazione rispetto alla tematica migratoria. Il convegno si è concluso con la visita a Casa Scalabrini 634, progetto di accoglienza ASCS, e la visita al Borgo Laudato Sì.

Ma l’inclusione, a volte, passa anche per 90 minuti di gioco! Il 29 ottobre, grazie a un progetto di Sport e Salute, residenti e amici di Casa Scalabrini hanno potuto assistere dal vivo alla partita di Serie A Roma-Parma. Un pomeriggio di pura comunità e tifo che ha fatto sentire tutti parte di qualcosa di grande.

La ripartenza: si torna a studiare!

Infine, ottobre è per eccellenza il mese delle ripartenze. E quale ripartenza è più bella di quella che nasce dal desiderio di imparare, di incontrarsi e di crescere insieme? Le nostre sedi sono tornate a riempirsi di voci, sorrisi e curiosità: spazi che tornano a vivere grazie a chi li anima ogni giorno.

A Milano, dal 6 ottobre, sono ripartiti i corsi di danzaterapia, italiano, informatica, yoga e lo sportello di orientamento al lavoro: occasioni preziose per intrecciare saperi, esperienze e culture.

A Roma, l’Open Day del 7 ottobre a Casa Scalabrini 634 è stato una festa di entusiasmo e partecipazione: tantissime persone sono venute a iscriversi ai corsi di italiano, inglese, scuola guida, sartoria e alla bellissima novità del corso di giardinaggio.

Un grazie di cuore a chi rende possibile tutto questo: alle e agli studenti che scelgono di mettersi in gioco, alle e ai volontari che donano tempo ed energia, e a chi, con passione e fiducia, continua a credere che imparare insieme sia uno dei modi più belli per costruire comunità.

Accendi una Scintilla di Cambiamento con ASCS

Ottobre ci ha mostrato ancora una volta quanto costruire ponti significhi nutrirsi di memoria, arte, sport e, soprattutto, di relazione. Le nostre attività sono vive grazie all’energia di chi le abita e di chi le sostiene. Il tuo impegno, anche piccolo, è una scintilla preziosa che può arricchire la vita di qualcuno. E anche la tua.

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Insieme possiamo costruire una comunità aperta ed inclusiva nella quale la diversità rappresenta una ricchezza e ciascuno può contribuire alla creazione del bene comune.