Attraverso25: campi estivi di servizio, formazione e condivisione con i migranti

Campi estivi di formazione, servizio e condivisione in contesti migratori e interculturali

Partiamo insieme. Zaino in spalla, cuore aperto e voglia di metterci in gioco. Da tutta Italia e dall’Europa, ci ritroviamo in luoghi dove le migrazioni e l’incontro tra culture si vivono ogni giorno. Attraversiamo confini – quelli sulle mappe e quelli dentro di noi – e lasciamoci attraversare dalle storie di chi lotta, resiste e costruisce speranza.

In ogni campo vivremo momenti di ascolto e confronto, abbattendo muri visibili e invisibili. Condivideremo esperienze, idee e sogni, costruendo legami che vanno oltre il tempo e lo spazio. E soprattutto, ci metteremo a servizio al fianco di chi ogni giorno si prende cura delle persone in movimento e daremo il nostro contributo per trasformare i confini in ponti.

Se cerchi un’esperienza intensa, vera e che lasci il segno, sei nel posto giusto. Pronto a partire?

Categorie

Confine

Saremo in alcuni dei luoghi più significativi di attraversamento dei confini per entrare e uscire dal nostro Paese: sono linee quasi invisibili per chi ha un passaporto europeo, mentre per chi non ha le carte in regola sono muri e barriere difficili da superare, respingimenti e umiliazioni. Ci troveremo nei punti chiave di passaggio tra dentro e fuori, tra un Paese e l’altro. Per molti di noi, con un passaporto europeo in tasca, questi confini sono solo linee sulle mappe. Per altri, invece, sono muri difficili da superare, ostacoli burocratici, respingimenti e attese infinite.

Qui, dove il confine si fa concreto, incontreremo chi ogni giorno si mette al fianco delle persone in transito. Ascolteremo storie, vedremo da vicino cosa significa attraversare un limite imposto e ci sporcheremo le mani, dando il nostro contributo insieme alle associazioni locali. Un’esperienza che ci farà guardare ai confini con occhi nuovi. Sei pronto a vedere oltre?

QUANDO

dal 10 mattina al 16 agosto (con possibilità di arrivo il 9 sera)

DOVE

Trieste, porta d’Europa, è il capolinea di un viaggio lungo, estenuante e speranzoso. Ogni giorno, decine di persone attraversano questa città, dopo aver camminato per settimane nei boschi della Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia, superando mille ostacoli, rischi e difficoltà. Sono uomini, donne, bambini, arrivati da luoghi come Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan e tanti altri Paesi del Vicino Oriente.
Trieste è più di una città di passaggio. È il punto in cui le loro storie si intrecciano con il nostro, dove il viaggio non finisce, ma continua. Qui il confine non è solo una linea geografica, ma il simbolo di un cammino che porta con sé speranza, sfide e un’incredibile resilienza.
Questa città è testimone e punto di arrivo di storie che attraversano l’Europa, ma anche luogo di incontro, di scambio e di cambiamento.

COSA

Conosceremo da vicino le dinamiche migratorie che interessano Trieste, affiancandoci a Linea d’ombra, Caritas, ICS e la Comunità di San Martino al Campo nelle attività quotidiane di supporto alle persone in movimento in arrivo a Trieste. Ascolteremo le testimonianze degli attori locali che con la loro azione quotidiana sono testimoni politici di una visione radicalmente alternativa di ciò che è il confine. Percorreremo, per qualche chilometro, il tratto di confine che le persone in movimento attraversano prima di arrivare in Italia.

PARTNER

Attraverso Trieste è una proposta pensata insieme a Caritas Diocesana di Trieste. Durante la settimana incontreremo e ci affiancheremo anche ad altre realtà locali come Linea d’Ombra, ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà, Comunità di san Martino al campo.

QUANDO

dal 24 mattina al 30 agosto (con possibilità di arrivo il 23 sera)

DOVE

Nel cuore dell’alta Val di Susa, Oulx è una piccola cittadina di montagna che, negli ultimi anni, è diventata un punto chiave per chi percorre la rotta alpina. Da qui, molte persone in viaggio, provenienti dall’Africa e dal Vicino Oriente, si mettono in cammino verso la Francia, affrontando il freddo, la fatica e l’incertezza.

Il confine qui è tangibile: una linea netta tra le valli italiane e le montagne francesi, tra due mondi separati da sentieri innevati e passaggi impervi. Ogni giorno, donne, uomini, minori e famiglie lo attraversano, sfidando il gelo e l’altitudine con un’unica direzione in mente: andare avanti.

Oulx è un crocevia di storie, incontri e speranze, un luogo che racconta il confine non solo come limite geografico, ma come passaggio verso nuove possibilità.

COSA

A Oulx, vivremo un’esperienza di servizio, lavorando con gli operatori e i volontari che gestiscono il rifugio sul versante italiano e il suo corrispettivo al di là del confine. Incontreremo le persone che sostano presso questi rifugi, ascolteremo le loro storie, contribuiremo a far trovare loro stanze pulite, un pasto caldo e il necessario per proseguire il viaggio. Approfondiremo il fenomeno della mobilità umana lungo la rotta alpina, grazie all’incontro con testimoni, formatori e con coloro che quotidianamente supportano le persone in transito. Ci metteremo in cammino, attraversando i lunghi sentieri di montagna per toccare con mano le difficoltà del transito. Ascolteremo la storia della Val di Susa, che tutt’ tratto si è trovata ad essere luogo di transito per migliaia di persone. Rifletteremo sul senso dei confini, sulle scelte europee in materia di migrazione e sull’equilibrio sottile ma indispensabile che regge il sistema di accoglienza a Oulx.

PARTNER
Durante la settimana incontreremo e ci affiancheremo alle realtà locali come il Rifugio Fraternità Massi, Fondazione Talità Kum, Diaconia Valdese, Medu – Medici per i diritti umani, le suore francescane di Susa a Foresto, Refuge Solidaire di Briançon.

Questo campo sarà realizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea e della Regione Piemonte, attraverso il Consorzio delle Ong Piemontesi ETS nell’ambito di Connect for Global Change in cofinanziamento con la Fondazione CRT e la Fondazione Migrantes tramite fondi 8xmille della Chiesa Cattolica. Il contenuto è di esclusiva responsabilità di ASCS e non riflette necessariamente la posizione dei donatori.

Lavoro stagionale

L’agricoltura in Italia si regge anche sul lavoro di migliaia di braccianti stranieri, che ogni stagione si spostano tra campi e raccolti. Il loro contributo è fondamentale, ma troppo spesso le condizioni in cui lavorano sono dure e segnate dallo sfruttamento.

Saremo al fianco di chi ogni giorno lotta per i loro diritti, supportando le associazioni che offrono assistenza e tutele. Ascolteremo le storie di chi affronta difficoltà e privazioni, ma anche di chi ha trovato accoglienza e riscatto. Insieme a formatori ed esperti, approfondiremo le dinamiche di un sistema che spesso rende invisibili i suoi lavoratori, ma che non può più essere ignorato.

Un viaggio che ci metterà davanti a una realtà scomoda, ma necessaria da conoscere. Sei pronto a guardarla da vicino?

I campi a tema lavoro stagionale sono frutto di una collaborazione tra ASCS e Altromercato, la principale realtà di commercio equo e solidale in Italia, impegnata anche nel commercio di prodotti agricoli liberi da sfruttamento.

QUANDO
dal 20 mattina al 26 luglio (con possibilità di arrivo il 19 sera)

DOVE

Un campo in movimento nella provincia di Cuneo, tra Saluzzo e Alba, una delle aree più fertili del Piemonte, in cui l’agricoltura richiama ogni anno migliaia di lavoratori stagionali, i quali si trovano, in alcuni casi, a vivere situazioni di emergenza abitativa, sfruttamento lavorativo e a essere vittime di caporalato.

Nel mezzo di questo territorio, ricco di risorse ma segnato da forti disuguaglianze, i Presidi Caritas di Cuneo-Fossano, Saluzzo e Alba si impegnano ogni giorno per sostenere i lavoratori migranti, offrendo supporto pratico e umano.

Parteciperemo a questo campo di servizio, mettendoci in gioco per capire da vicino le dinamiche del lavoro stagionale e per affiancare chi lavora in condizioni difficili, ma spesso invisibili. Non solo un’opportunità di supporto, ma anche di riflessione su un tema che riguarda tutti noi: come possiamo costruire un sistema più giusto, dove il lavoro non è sinonimo di sfruttamento?

COSA

In questo campo, ci immergeremo nel cuore del territorio agricolo piemontese, esplorando le dinamiche che segnano la vita quotidiana di chi lavora in questi luoghi. Il nostro servizio sarà a stretto contatto con i lavoratori stagionali, supportando le realtà locali che si impegnano da anni per garantire diritti e dignità.

Ma non sarà solo un’esperienza di servizio. Ci saranno momenti di formazione e incontro, in cui esploreremo insieme la storia di queste terre, approfondendo il tema dello sfruttamento lavorativo e ascoltando le voci di chi combatte da anni per fare la differenza.

Non si tratta solo di intervenire, ma anche di capire, imparare e agire.

PARTNER

“Attraverso cuneese” è organizzato insieme a: AVASS, Fondazione delle opere diocesane cuneesi, Caritas diocesana Cuneo-Fossano e Caritas diocesana Saluzzo-Saluzzo Migrante, Caritas diocesana di Alba e Altromercato.

Questo campo sarà realizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea e della Regione Piemonte, attraverso il Consorzio delle Ong Piemontesi ETS nell’ambito di Connect for Global Change in cofinanziamento con la Fondazione CRT e la Fondazione Migrantes tramite fondi 8xmille della Chiesa Cattolica. Il contenuto è di esclusiva responsabilità di ASCS e non riflette necessariamente la posizione dei donatori.

QUANDO
dal 31 agosto al 6 settembre (possibilità di arrivare il 30 sera)

DOVE

La capitanata è la zona nord della Puglia in provincia di Foggia: comprende il Gargano e la fertile pianura del Tavoliere. E’una zona di campi a perdita d’occhio: grano e pomodori soprattutto. Il pomodoro che troviamo sulle nostre tavole quasi sicuramente proviene da questo territorio e dall’impiego di migliaia di braccianti, prevalentemente stranieri, spesso soggetti a sfruttamento lavorativo. Il territorio conta diversi insediamenti informali di lavoratori stagionali che, prevalentemente d’estate, si stabiliscono qui per lavorare nelle campagne.

COSA

Quest’estate saremo a fianco della Caritas di Cerignola nel suo impegno nel ghetto di Borgo Tre Titoli, dove Casa Bakhita offre supporto ai lavoratori stagionali e la cooperativa Pietra di Scarto lavora la terra confiscata alla mafia.

Alle attività concrete accanto ai braccianti stagionali, si affiancheranno incontri formativi per comprendere il fenomeno del caporalato e più in generale le dinamiche legate alla mobilità umana connesse con questo territorio.

PARTNER

Attraverso Capitanata è una proposta pensata insieme alla Caritas Diocesana di Cerignola – Ascoli Satriano e Altromercato.

Crocevia

Nel nostro Paese ci sono luoghi in cui più che in altri per strada, a scuola, al supermercato si vive il presente di una comunità multiculturale. Non sono luoghi di transito come le città di confine, ma centri in cui per molti motivi vivono importanti comunità di cittadini di origine straniera: luoghi di scambio e di incontro, talvolta anche di scontro e di difficoltà sociale, sempre spazi di complessità in cui è importante stare, tessere legami e costruire ponti.
Saremo in questi crocevia di cittadinanze per incontrare la diversità, ascoltare storie e coinvolgerci nelle attività di chi si fa animatore di questi contesti multiculturali.

QUANDO
dal 4 al 10 agosto

DOVE
A Castel Volturno, una cittadina della provincia di Caserta allungata lungo il litorale: un luogo ricco di culture e religioni diverse che si intrecciano, creando un ambiente vivace e dinamico. Qui, le tradizioni di comunità globali si fondono, dando vita a una realtà unica, particolarmente visibile tra le seconde generazioni che vivono la transculturalità reiventando le proprie identità. Castel Volturno è anche un posto di profonde contraddizioni e sovrapposizioni di alcuni dei problemi più impegnativi del nostro Paese: mafia, abusivismo edilizio, povertà sociale, traffico di umani e di droga, lontananza delle istituzioni. In questo contesto da anni è presente una missione dei padri Comboniani che si intreccia con le vite delle persone, promuovendo spazi di socialità e di sviluppo umano, con un’attenzione particolare per le generazioni dei figli di migranti.

COSA
In una settimana costruita mescolando il carisma scalabriniano e comboniano ci confronteremo con i molteplici e frastagliati aspetti che caratterizzano il territorio di Castel Volturno, spostandoci tra il litorale e l’entroterra ascolteremo storie di mafia e di resistenza, morte e vita, spiagge meravigliose e cemento in disfacimento e incontreremo le comunità che abitano questa terra. Ci metteremo al servizio delle attività della missione comboniana a Castel Volturno con le persone migranti e con la comunità locale.

PARTNER
Padri Comboniani, Associazione Black & White, Commissione missionaria regionale della Campania

Mediterraneo

Una nuova proposta per scoprire la mobilità umana nel Mediterraneo da un altro punto di vista: dal cuore del mare ponte tra le culture e frontiera europea, ci immergeremo nell’esperienza delle sue isole. Saranno giornate soprattutto di conoscenza e ascolto di storie, visita di luoghi, scambi di esperienze in una dimensione europea portata su di una piccola isola.
Se vuoi scoprire come vengono vissute le migrazioni in un isola in mezzo al mediterraneo e vivere un’esperienza di scambio europeo, questa è la proposta che fa per te.

QUANDO?
dal 23 al 26 ottobre

QUANDO?

Malta, centro del Mediterraneo, luogo d’incontro di tante e diverse culture, un paese con una lingua che racconta in profondità una storia così variegata e vicina alla nostra Italia. Come ricordato da Papa Francesco nel suo viaggio apostolico nel 2022, “nel corso della sua storia Malta è stata un crocevia di popoli e culture, e l’accoglienza, a partire dal naufragio di San Paolo, è uno dei tratti con cui il popolo maltese si identifica maggiormente”. Le realtà locali che operano a Malta in supporto dei migranti sono molteplici e gli sforzi non sono solo destinati ad aiutare le persone che arrivano lungo le coste maltesi, ma anche ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno migratorio nella comunità maltese, nonostante le difficoltà politiche nella gestione del soccorso e dell’accoglienza dei migranti.

COSA

Tre giorni comunitari con i membri della Christian Life Community – CLC Malta con incontri con migranti e rifugiati, realtà locali, enti religiosi impegnati nell’accoglienza, Organizzazioni Non Governative che operano in supporto di migranti e rifugiati a Malta, approfondimenti sul tema delle migrazioni, scambio in gruppi interculturali, bellezze naturali ed artistiche con l’obiettivo di comprendere più da vicino come la migrazione venga percepita e accolta in un paese che come l’Italia, è esposto alla questione migratoria, dato che si trova sulla famosa rotta del Mediterraneo centrale.

PARTNERS

CLC Malta, CVX Italia

Roma: Giubileo dei giovani

All’interno del Giubileo dei Giovani di quest’estate, ASCS invita i gruppi di giovani pellegrini a partecipare a speciali attività dedicate al tema della mobilità umana. Sarà un’occasione per riflettere insieme sul senso del cammino, dell’incontro e della libertà di movimento, attraverso testimonianze, laboratori e momenti di dialogo interculturale, per riscoprire il valore di un’umanità in viaggio. Puoi registrare il tuo gruppo inviando un’email a [email protected], indicando il numero di partecipanti. Vi aspettiamo per camminare insieme!

Per iscriverti alle proposte estive di Attraverso25 compila il form.

Non puoi partecipare ma vuoi comunque sostenere le attività di Animazione Interculturale?

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