La scintilla di Davide: costruire una casa che accoglie, oltre ogni confine

C’è un filo rosso che unisce le esperienze di tutti coloro che scelgono di dedicare il proprio tempo e la propria passione alla missione di ASCS: è il desiderio di accendere una luce, una “scintilla di sogni”.

Cosa spinge una persona a dedicare la propria vita all’accoglienza?

Per Davide Pignata, operatore ASCS, tutto è iniziato con una scintilla. Era il 2016, il suo primo Campo “Io Ci Sto”. Da quel momento, qualcosa dentro di lui si è acceso e non si è più spento.

Da allora, Davide non si è più fermato. Ha attraversato continenti, dalla Bolivia alle frontiere d’Europa, portando con sé un sogno: costruire spazi dove chiunque possa sentirsi a casa. Oggi ci racconta la sua storia e come la famiglia di ASCS lo stia aiutando a trasformare questo sogno in realtà, un passo alla volta.

In viaggio per un sogno: dalle Ande alle frontiere europee

Come racconta nel suo video, la storia di Davide in ASCS inizia nel 2016 con un campo di servizio, e da lì non si è più fermata. Un susseguirsi di esperienze lo ha portato in diversi luoghi del mondo, tra cui la Bolivia, fino a concentrarsi, negli ultimi tre anni, sul progetto Borders, ai confini dell’Unione Europea.

Davide è un testimone diretto delle sfide che si presentano in queste aree di frontiera. In luoghi emblematici come Trieste, Calais e Ceuta, le parole chiave sono accoglienza e solidarietà, soprattutto dove si incontrano situazioni di respingimento e marginalità.

“Far parte della famiglia di ASCS sicuramente mi ha aiutato nel tentativo di raggiungere questo sogno insieme, in particolare in contesti di confini… dove si sono cercati di creare dei contesti di accoglienza laddove invece normalmente ci sono situazioni di respingimento.”

L’azione di ASCS, dunque, si concentra proprio sul creare ponti dove ci sono muri, offrendo spazi in cui l’umanità e la vicinanza possano prevalere.

Il futuro è spazio condiviso e solidarietà diffusa

Ma qual è esattamente il sogno che guida Davide? È la visione di una società capace di accogliere e condividere, in ogni angolo del mondo.

“Il mio sogno per il futuro è contribuire alla creazione di spazi condivisi di solidarietà dove ci sia spazio per tutte e per tutti e, soprattutto, in dei contesti di marginalità.”

Raggiungere questo obiettivo è, come ammette lo stesso Davide, un processo molto difficile. Non si tratta di un traguardo raggiunto, ma di un cammino fatto di piccoli ma potenti passi. L’idea è proprio quella di “cercare di creare queste piccole espressioni di solidarietà” per avviare dei processi trasformativi all’interno della comunità locale.

Questa visione di un ambiente che accoglie non è limitata a un singolo luogo, ma è un modello di vita in cui la comunità diventa il primo luogo di trasformazione. Le scintille di sogni accese finora ci ricordano che l’accoglienza, in ogni sua forma e la capacità di creare spazi condivisi e sicuri, è la chiave per un mondo più solidale.

La scintilla di Davide continua a brillare. E non è sola: si unisce a quelle di tanti altri che, come lui, hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte. Ogni gesto di accoglienza, ogni spazio condiviso, ogni mano tesa oltre un confine è una piccola luce che si accende.

Ed è proprio da queste scintille che nasce la forza di ASCS: persone che costruiscono, giorno dopo giorno, luoghi dove nessuno è straniero. Perché una casa che accoglie cambia il mondo.

Diventa scintilla
che fa brillare i sogni!

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