Il tempo del caffè
Mi chiamo Giuditta, ho 28 anni e sono innamorata della vita!
Il mio viaggio con ASCS é iniziato nella terra della capitanata, tra Siponto e Borgo Mezzanone, nel 2018, quando ho partecipato insieme alla mia amica Laura al mio primo Campo Io Ci Sto. Come penso spesso, questo viaggio da allora non è mai finito: oggi insieme ad altri tanti giovani attivisti continuiamo con ASCS a coltivare il sogno di un mondo con più ponti meno muri, per diffondere a macchia d’olio onde di Umanità. Accompagniamo e coinvolgiamo altri giovani a vedere la bellezza dove sembra non esserci, per dargli ancora più luce e insieme costruire e credere che un mondo diverso è possibile.
La mia esperienza con ASCS è stata un viaggio di crescita personale che pian piano mi ha permesso di scoprire la mia vocazione. Sono partita in punta di piedi e ho assaporato la bellezza del saper cambiare i punti di vista e del “sognare i sogni degli altri”.
Dal 2018 ad oggi abbiamo camminato molto insieme e ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare. Scelgo però di condividere la semplicità di un momento di quotidianità e convivialità durante l’ultimo campo Attraverso nel foggiano: il caffè con Assyma, in Pista, nella sua casa di lamiera, all’occorrenza anche bar: abbiamo sentito che era lui a prendersi cura di noi con il suo caffè, la sua acqua fresca, i suoi occhi dolci e i suoi abbracci. E dalle tante esperienze questo mi porto: è il nostro tempo la cosa più bella che possiamo mettere in gioco. Il nostro stare, “star da sé e aspettare in silenzio, ogni tanto essere felici di avere in tasca solo le mani”. Il tempo del caffè con Assyma, di una partita a cricket a Pontinia o a calcio nel piazzale di Ventimiglia e al rifugio di Oulx, o del sorseggiare un chai facendo le chiacchiere nella piazza del mondo a Trieste. Il tempo dello stare.
Cara ASCS, ti auguro di continuare ad avere occhi che sanno guardare, mani che sanno prendersi cura ed un cuore tenero che si lascia attraversare!