Raccontarsi, riscoprirsi, condividere: il viaggio di Remix continua. Cosa abbiamo fatto | Febbraio25
Questo mese, Remix ha aperto nuove strade di incontro e di racconto. Storie di migrazione, identità e genitorialità hanno preso vita nei laboratori dedicati a giovani e adulti, tessendo fili di memoria e sogni per il futuro.
Le mamme del servizio Spazio AllenaMente di Fondazione IBVA si sono immerse nelle proprie radici, riportando alla luce la bellezza della cultura d’origine e il valore che ha nel loro modo di essere madri. Nei laboratori di Progetto Aisha e della Moschea Mariam, la condivisione delle proprie storie migratorie ha rivelato tutta la forza, il coraggio e le risorse di donne straordinarie.
Anche i giovani hanno trovato spazio per dare voce alle loro esperienze interculturali nei laboratori Remix. E in una serata speciale a teatro, con Pensiero Stupendo di Didi Garbaccio Bogin, il tema delle seconde generazioni ha acceso un intenso dialogo su identità, pregiudizi e il bisogno profondo di sentirsi accettati.
Intanto, a Cosenza, i ragazzi di Remix si sono incontrati per un weekend speciale! Cosa succede quando si intrecciano sapori e parole cosentine, afghane, marocchine, nigeriane, gambiane, foggiane e torinesi? Nasce una tavolozza di colori che celebra la bellezza della mescolanza, passo dopo passo. Grazie ai ragazzi e alle ragazze che, con entusiasmo, portano fuori dal cerchio l’esperienza di intercultura. Grazie alle suore ausiliatrici, che camminano con noi con passione, e a chi crede nella diversità: la Caritas, la Migrantes di Cosenza e l’Associazione San Pancrazio, che ci accoglie nel suo ecosistema di prossimità.
Anche febbraio è stato un mese intenso per il progetto Crossover: la migrazione spiegata bene! A Milano, insieme a No Name Kitchen, abbiamo approfondito cosa accade lungo il confine Turchia-Bulgaria. A Torino, con Bagni Pubblici via Agliè e il Gruppo di strada Maangi Fi, abbiamo esplorato il quartiere Barriera di Milano e le sue mille identità. A Chieri, con l’avvocata Irene Pagnotta di ASGI, ci siamo chiesti cosa significhi davvero parlare di “migrazioni al femminile”. Spazi di confronto nati per rendere accessibili temi complessi, senza semplificarli, ma dando loro il giusto spazio e gli strumenti per comprenderli.
A Milano, all’interno del progetto Wasi, abbiamo organizzato un incontro con LILT e la Comunità Italo-Peruviana per parlare di informazione e prevenzione sui tumori, perché la salute è un diritto di tutti.
Nel frattempo, The Game ha attraversato nuovi confini, arrivando fino a Ceuta! Con l’Associazione Cardijn, abbiamo portato per la prima volta in una scuola della città la versione spagnola del gioco, che continua a sensibilizzare tante persone sul tema della Rotta Balcanica. Anche a Casa Scalabrini 634, The Game ha coinvolto più di cento giovani provenienti da università romane e statunitensi in un’esperienza immersiva su migrazione e accoglienza, chiudendo la giornata con una cena preparata dagli abitanti della Casa.
Febbraio è stato anche il mese delle nuove partenze: dopo un open day affollato di persone curiose di mettersi in gioco, sono iniziati i corsi sia a Roma che a Milano, con tante attività e novità, come il workshop di Quilling – l’arte di modellare la carta – e un mini corso di storia dell’arte.
Un mese intenso, pieno di incontri e scoperte, dove ogni voce ha trovato il suo spazio. E il viaggio continua.
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